
Verdeggiano nei bicchieri di plastica luccicanti chicchi d’uva già lavati e senza aggiunta di zuccheri. Mi danno subito una sensazione di straordinaria, ritrovata energia
Non appena il livello di zuccheri nel mio sangue scende di nuovo ai valori del digiuno, svengo. La prima volta non mi spiego. La seconda capisco e raziono le mele renette che ho in valigia, con cui non succede.
Non appena il livello di zuccheri nel mio sangue scende di nuovo ai valori del digiuno, svengo. La prima volta non mi spiego. La seconda capisco e raziono le mele renette che ho in valigia, con cui non succede.
Di solito la libertà più comune che ci si prende a inizio reintegro è di anticipare il consumo di frutta dolce, alzando d’improvviso il livello di zuccheri nel sangue rimasto costante per tutta la durata del digiuno. Se nei digiuni brevi questo ha la sola conseguenza di finire con l’anticipare a cascata le fasi successive del reintegro secondo il ben noto principio del “tanto ormai”, nei digiuni lunghi come abbiamo visto può essere pericoloso.
Un altro errore che si fa spesso è di aggiungere un po’ di frutta secca per un boost di energia. L’espediente è ottimo e salutare nell’alimentazione di tutti i giorni ma comporta una precoce introduzione dei grassi, che sono esclusi dal reintegro.
Se la noia alimentare attanaglia (e credetemi, ne so qualcosa) meglio ripiegare su verdura cruda e se proprio si deve anche cotta. Una breve bianchitura in acqua bollente o la cottura al vapore in questo caso sono da preferire. La verdura non deve assolutamente essere condita ma dopo lunghi giorni di digiuno anche una zucchina lessa offrirà una varietà di sapori del tutto inaspettata.
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