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giovedì 21 giugno 2012

Cucinare a digiuno. Digiuno giorno 4.

“Guardi che quello di pollo è molto più delicato di quello di agnello"

“Guardi che non è che perché sono una signorina europea non riconosco un kabab da un Chicken Mc Nuggets” penso. 

Ma rispondo “Va bene d’agnello, con molta cipolla grazie”



Mentre me lo porge fumante mi sveglio. Nemmeno un morso, solo il ricordo di un commerciante un po’ antipatico. 

Niente comunque al confronto di chi una volta rispose “se lo vuole c’è anche light” al mio chiedere che mi tagliasse un certo formaggio. E quello non l’avevo sognato.


A digiuno è vero che non c’è fame, ma il piacere del cibo rimane. Di solito riesco a incanalarlo cucinando, anzi i piatti che ho preparato a digiuno credo siano quelli in cui ho messo più amore. E meno sale, visto che non potevo assaggiare. Ora che sono sola mi accontento di sfogliare libri di ricette che mi resteranno precluse ancora per un po’. L’ho già detto che la parte peggiore del digiuno è il reintegro?

DIARIO ALIMENTARE Acqua fresca e rizzati.

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