Pagine

domenica 1 luglio 2012

Per vincere basta un avversario più debole di noi. Essere vincitori è non lasciar spazio alla sconfitta.



A volte bisogna crederci selvaggiamente anche solo per limitare i danni.

Umano cedere alla tentazione del “tanto ormai” e creare un cratere dove poteva restare un avvallamento del terreno.

Come quando una squadra ti vola irriverente tra le gambe e un giocatore entrato troppo tardi insegue una soddisfazione all’ottantacinquesimo di una partita stravinta. E chi poteva cedere alla superiorità dell’avversario con un onorevole 2-1 si arrende all’evidenza e fa spazio alla sconfitta fino a renderla vera.

Il mio avversario non era più debole di me, sennò avrei vinto. Come ho vinto con il digiuno tra amici. Come ho vinto con il reintegro a due. Per essere vincitore, anche perdendo, avrei dovuto crederci fino in fondo che questa del rientro a casa era una partita alla mia portata.




I pistacchi, mangiati con gusto la prima volta, ho continuato a finirli perché ormai li avevo comprati. Il gelato, che non mi andava poi tanto, l’ho preso perché a cena avevo mangiato poco e “sapevo di potere”. Erano i pasti in famiglia la sfida, il resto un inutile autogol.


Si sbaglia, si impara. In futuro voglio ricordarmi un'ovvietà:


  • Saziati. La pancia e lo sguardo. Il gusto e la curiosità. Non restare con la voglia di “ancora qualcosina” è meglio che continuare a chiedersi “cos’altro potrei mangiare” a pasto finito da un pezzo.

DIARIO ALIMENTARE di DOMENICA COLAZIONE 125 gr di mirtilli, pistacchi salati (circa 20)
PRANZO pasta fredda con pomodorini e fagiolini marinati, insalata di mare e caciocavallo silano (due bei piatti generosi) peperonata, un caffè con un cucchiaino di zucchero
CENA un ananas baby, 3 mandorle, un assaggio di involtino, un assaggio di yogurt alle mandorle in preparazione

DIARIO ALIMENTARE di SABATO BRUNCH stick di carota cruda con crema di tonno all’olio d’oliva e arance (circa 100 gr), ciliegie
POMERIGGIO 125 gr lamponi, pistacchi salati (circa 20)
CENA Insalata di arance, tonno e olive. Panzanella (due cucchiai grandi, non mi piace)
DOPOCENA un piccolo gelato alla frutta, con gli amici

Mi è presa questa nuova abitudine di scacciare mangiando la nausea di quando sono appena sveglia. Se a digiuno mi spazzolavo energicamente la lingua e bevevo un bel bicchiere d’acqua per farmela passare adesso mi racconto che la colazione basterà, andando a affaticare l’apparato digerente che già sta protestando per qualcosa che ho mangiato a cena. Bisogna che la perda come l’ho presa.

Nessun commento:

Posta un commento

Un consiglio? Una critica? Lascia un commento!
I commenti non scadono, lascia un commento!