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venerdì 6 luglio 2012

Il segreto numero uno dei felafel che non assorbono unto: fategli mettere il becco.

No, non ai sempre abbondanti dispensatori di opinioni personali fondate solo su un opinabile pregiudizio e nemmeno ai vicini di casa con troppo tempo libero per non passarne la metà osservando voi dalla finestraIntendevo ai ceci.

"La natura basta guardarla"

A questa altisonante perla di saggezza sono arrivata facendo germogliare vassoi su vassoi di legumi nei giorni di digiuno, complice un'ostinazione all' osservazione esacerbata dall’inedia. 

Per celebrare l'attesa fine del reintegro, avevo promesso a me stessa e al Giobbe che mi accompagna qualche giorno di dieta crudista, coinvolgendolo nelle prestigiose vesti di assaggiatore critico molto poco ben dispostoUn vero peccato aver cominciato dal porro crudo.


A digestione avvenuta, svariati giorni dopo, assaggiamo il primo germoglio. Non ci piace. 
Lo trasformiamo in hummus crudista, nella ferma convinzione che con aglio e tahine potremmo mangiare anche frullato di polistirolo. Ci sbagliamo, non ci piace e basta. L’illuminato assaggiatore commenta che se il sapore del germoglio crudo è quello, è quello. 
Li trasformiamo in felafel. I più asciutti mai registrati. L’idratazione perfetta dei ceci ci si svela in tutta la sua ovvietà di segreto di Pulcinella.

capito perché gli inglesi li chiamano chick peas? (piselli pulcino)
L’idratazione dei ceci dipende dall’annata del raccolto, dalle modalità di essicazione e soprattutto dal tempo che sono rimasti dimenticati nella dispensa. (Stando al produttore avremmo dovuto buttarli nel 2007, ma l'abbiamo scoperto dopo averli mangiati).

Invece di rispettare le generiche prescrizioni di ammollo della confezione, lasciateli in acqua finché non vedete che gli  è spuntato il becco. Tra l’altro è un ottimo metodo per scoprire se sono davvero andati: quando hanno esaurito il loro potere germinativo è meglio disfarsene.

Ora che li avete idratati con tanta cura non lasciateli risecchire. 




Potete lasciarli a mollo per qualche altro giorno senza che ne risentano, se invece li avete sbucciati per i felafel ma non potete usarli subito rimetteteli in acqua e si conservano in frigo per una giornata.



E il vicino che avrà pensato a vedermi fotografare una falange di ceci crudi su sfondo azzurro? Non vorrei averlo allarmato, del resto l’ultima volta che è passata la lettura del gas e io ero sotto la doccia l’addetto l’ha saputo grazie a lui. Che gli ha detto “aspetti, credo proprio che sia in casa”. I vicini, meno male che ci sono.

La ricerca del felafel perfetto continua, stay tuned.

Comunque dicevamo,

DIARIO ALIMENTARE
PRANZO  cinque fettine di prosciutto crudo morente, ravvivato da olio e peperoncino. una zucchina grigliata, un po’ di peperone grigliato.
POMERIGGIO una pallina di sorbetto mango e banana (senza zucchero), peperoni alla griglia (2 forchette)
CENA peperoni alla griglia con 1 cucchiaio d’olio, insalata di arance e olive nizzarde (2 arance, 20 mini olive, 1 cucchiaio d’olio, senape)
2 cuori di merluzzo stufati in un battuto di olive, prezzemolo e zeste e succo d’arancia (salsina strepitosa ma sul pesce non funziona, voglio provarla sulla carne)
DOPOCENA 10 olive, 10 mandorle, se non taglio tutti questi continui assaggi non c’è verso di progredire con l’Obiettivo Numero Uno, non ci sto nemmeno provando da quando ho finito il reintegro.

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