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lunedì 2 luglio 2012

Il rigore si sconta, sempre. Il percorso a ostacoli del saper amministrare le forze.

No, non ho deciso di infondere nuova vita a questo blog lanciandomi in un contradittorio carosello di approfondimenti di tecnica calcistica.

Intendevo il rigore morale, l’eccessiva disciplina.

Alla fine si spezza, non importa quanto siamo convinti che la faccenda sia un fatto personale tra noi e la corda né quanto crediamo di saper gestire il limite della tensione, essendo noi a doverla sopportare. La corda si spezza per tutti. 

Non esistono eroi più forti della natura umana, esistono persone umane abbastanza intelligenti da tenersi sempre un po’ al di sotto del proprio limite, così da alzarlo senza doverlo superare.

Perché quando si passa il limite di sopportazione si atterra sempre più in basso. Di solito di culo, qualche volta di faccia.


Anche io ho esagerato con il reintegro, la mia personale campagna di Germania. Nemmeno una zucchina al vapore, una foglia d’insalata, un granello di sale. Io che sono da sempre una capra, che se il dolce non l’ha fatto Montersino preferisco saziarmi con la cena, mi sono ostinata a mangiare _solo frutta_ per cinque lunghissimi giorni. Per poter scrivere sul blog che ce l’avevo fatta.
Per poi scoprire quando più ne avrei avuto bisogno che ogni possibilità di trattativa con me stessa era estinta, prosciugata.

“Me la godo, ma solo un piatto, che di più da sola non ne mangerei”

“Assapora, cerca di mangiare guardando cosa hai nel piatto come faresti a casa”

“Non devi assaggiarlo se non hai più fame, puoi lasciarlo avanzare completamente per domani”

Impossibili anche da pensare al tavolo di famiglia.

Difficile adesso accettare i postumi della virata. Non i chili ripresi, quelli vanno e vengono. Ma la perdita del senso di fame, ricostruito con cura dopo il digiuno e adesso di nuovo starato. Chiedersi quando tornerà. Sapere di aver mangiato costantemente senza fame per abitudine alla compagnia alimentare, per incapacità di restare soli con i propri bisogni in mezzo agli altri, per nascondersi nell’anonimato di chi si adegua.

A pensarci bene anche l’altro rigore era pertinente. Perché il rigore c’era, e noi lo sapevamo. L’arbitro non se n’è accorto e noi abbiamo giocato peggio, scontando la consapevolezza di un misfatto non pagato. Come ogni volta che aggiungiamo un assaggio all’assaggio, che “tanto ormai il danno è fatto”. Scontando con il secondo assaggio il supposto danno fatto dal primo.

Ma oggi è lunedì, andare avanti e ricominciare ad allenarsi.

DIARIO ALIMENTARE
SPUNTINO una pesca noce, tre cucchiaini di yogurt di mandorle (mi dispiace, fa schifo. 60 grammi di mandorle non si possono buttare, devo trovargli un altro impiego)
SPUNTINO quattro albicocche

CENA 1? (ore 18) peperonata (4-5 cucchiai) con stick di carota cruda (2 carote), una banana e 5 mandorle
CENA 2?? (ore 19.30) peperonata (4 cucchiai) con stick di carota cruda (2 carote) e cetriolini sott'aceto (6)
CENA 3??? (ore 22.30) involtino al sugo con stick di carota cruda (2 carote) 

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