Pagine

lunedì 29 ottobre 2012

Sapere è potere: due cose da scoprire subito per non perdere il controllo col cibo



rbon1075l
La prima: Scopri a quale cibo non puoi resistere. Più che scopri direi “prendi atto”. Nel mio caso, i lupini. Lasciata a me stessa posso mangiarne una confezione famiglia nel giro di un quarto d’ora, sbucciatura inclusa. Anche a fine pasto. Soprattutto a fine pasto. Soprattutto senza sciacquarli dal salatissimo liquido di conserva anche detto elisir di benessere per aspiranti ipertesi.

Come si affronta.

La strategia d’urto: non entrano in casa. Se è un momento di stress è la più semplice, a lungo termine la meno efficace. Sarà che non credo nei talebani, neanche quelli del dimagrimento.

Preferisco la strategia lungimirante: “contieni e condividi”. Nel mio caso cerco di metterli in un bagno di acqua fredda appena entrano in casa (e già non aprire la confezione per via non sempre è banale) e di destinarli a una ricetta da mangiare in compagnia. Ovviamente me ne riservo un po’  solo per me e ne rubo quanti capita durante la preparazione. Ma meglio che mangiarmi da sola tutta la busta. E quel che è peggio di non avere pace finché non l’ho finita.



86537942
La seconda: scopri qual è il tuo momento critico.

Lo chiameremo momento capezzolo. Quello in cui ti attacchi al cibo per tanti motivi che una Larousse non basterebbe a coprire ma che per certo escludono la fame. Anche qui, prendi atto.

Nel mio caso è il dopocena. Magari a pranzo mi basta una mela e poca verdura grigliata. Anzi, mi soddisfa proprio. Dopo cena potrei smangiucchiare per ore. Soprattutto se molto piccolo, molto salato, molto calorico. Semi di zucca, olive in salamoia, mandorle di Marcona, magari bio, per non riempirmi anche di pesticidi e anidride solforosa. Ma di sale sì. L’ho detto? Ho un problema col sale. Lo mangio anche a granelli ogni tanto, da solo o spruzzato di limone. Devo sentire un medico, me ne rendo conto. Nel frattempo, come si affronta.

La strategia saggia: Soddisfati. No, non indulgendo nel desiderato sacchetto di caramelle mou. Soddisfati PRIMA.

Nel mio caso per esempio ho notato che se la cena l’ho trovata leggera e poco appetitosa è molto probabile che mi sembri legittimo ritoccarla dopo. Se invece mi ha soddisfatto no. Meglio perdere tempo a fare un pesto di pomodori secchi per accompagnare le verdure che mangiare quel che c’è e poi frugare nella propria dispensa per ore come un topo disperato. Invece di passare il dopocena in compagnia.

La strategia furba: Distraiti. Funziona meglio con la postilla “Distraiti, quando non mangi”. Se invece mangi, mangia.

Se in un momento della giornata ti attacchi al cibo senza neanche accorgertene, creati un’abitudine per quel momento che distolga la tua attenzione. Fatti un tè se la crisi è a metà pomeriggio, e mangiaci pure qualche biscotto. Meglio se inviti un’amica. Meglio qualche biscotto che ti sei accorto di mangiare che venti in trance. Ma erano venti o venticinque? Li hai visti o stavi lavorando al computer mentre masticavi?

Prendi un caffè con un collega. Stacca dieci minuti dal lavoro e leggiti un blog che ti piace (questo, per esempio :) ) prendi due appunti su quello che vuoi fare questo fine settimana, a Capodanno, quest’estate. Decidi la cena di stasera. Fai una telefonata che rimandi da tempo. Una passeggiata col cane. Piacevolezza e compagnia. Stirare, fare il cambio di stagione, compilare il TFR o aggiornare il CV non sono buone idee per un momento capezzolo. Destinare ad altre ore del giorno.

DIARIO ALIMENTARE DELLA SETTIMANA

  1. MARTEDI’ CORSA: Livello 0 Pranzo: Stick di carota cruda, verza sbollentata, zuppetta tiepida di verdure Cena: Zuppa di zucca alla paprika, 3 cucchiai di polenta taragna al formaggio, verza saltata, 3 castagne lesse. Dopocena: Ciotola di frutta (una banana baby, un arancio) con 1 cucchiaio di miele e nocciole, tante nocciole. Avevo Fame. Bisogna che introduca un po’ di proteine vegetali.
  2. MERCOLEDI’ Colazione: Ciotola di frutta con 1 cucchiaino di miele (una banana baby, 1/2 arancio, 1/2 mela renetta) Pranzo: Zuppetta tiepida di verdure Merenda: 30gr di semi di zucca, 2 banane baby, 2 cucchiai di fiocchi d’avena, 1 bicchiere di latte di avena, 1 cucchiaio di miele. E, confesso, un wafer al cacao. Precena: Broccoli lessi. Ho fame. Devo aumentare il pranzo per limitare gli spuntini. Cena: Zuppetta di zucchine e broccoli saltati. Bietola saltata. Una mozzarella piccola. Zero soddisfazione. Mi ha appesantito e non mi ha tolto l’appetito. Devo trovare un’alternativa più saziante. Spuntino di mezzanotte al pc: ok ok non si fa. Cioccolato fondente e semi di zucca a me.
  3. GIOVEDI’ Pranzo: zuppetta tiepida di verdure con salsa di soia e mirin. Molto abbondante. Sono sempre verdure, mi sono detta. Meno male che avevo scritto di aumentare le proteine/i carboidrati per non arrivare alla cena con una voglia di semi/noci/zuccheri che guardo torto. Arrivare alle giuste conclusioni e ignorarle, anche per questo ci vuole talento. CORSA: Livello 0 Cena: vellutata di cavolfiore e miglio. Piselli con cipolla. Dopocena: Semi di zucca e sale. Tanti.
  4. VENERDI’ Pranzo: vellutata di cavolfiore e miglio. Precena: LUPINI. Cena: Vellutata di fave e lupini. Fichi secchi, quattro.
  5. SABATO Colazione: un bicchiere di latte di avena e caffè solubile. Pranzo: Zuppetta tiepida di verdure. Aperitivo. Un bicchiere di sidro con troppo ghiaccio e uno spicchio di pizza bianca. Qualche galletta di riso soffiato piccante. Consiglio per l’aperitivo: vista la quantità di zucchero dei succhi di frutta commerciali o nelle bibite/acque toniche/ sidro a posteriori è più sano un prosecco.  Cena: Due terzi di pizza bianca alle zucchine pessima. Notare la soddisfazione di lasciarne nel piatto un terzo. Da ore 12 a ore 16. Tanta pizza lasciata. Una birra piccola. Quasi tutta. Una coppetta piccola di gelato alla frutta. NOTA: Sono contenta di essere riuscita a festeggiare un compleanno senza sensi di colpa e senza perdere di vista il mio obiettivo. La pizza sì ma se non è buona posso lasciarla. La birra ci sta bene, piccola perché no? Un gelato ce lo ha voluto offrire, allora alla frutta. Il giorno dopo pesavo un kilo meno. Morale: una cena normale con gli amici non compromette una settimana di alimentazione sana. Da meditare.
  6. DOMENICA Pranzo: Vellutata di cavolfiore al parmigiano. Una ciotolina. Cinque fichi secchi,. 30 grammi di cioccolato fondente. Aperitivo. Mezzo bicchiere di vino. Un cartoccetto di verdure pastellate e frite. Cena. Vellutata di cavolfiore al parmigiano. Una ciotolina. Sei polpette ikea.
  7. LUNEDI’ Pranzo: Vellutata di cavolfiore con 6 tortelloni ricotta e spinaci (Lessati, conditi con un’ombra di burro e messi sopra alla vellutata). Radicchio grigliato. Tre fichi secchi. Merenda dolce: Dolce!? uno Yomo alla banana con avena, uvetta bio e qualche fico secco a pezzettini. No, lo Yomo non era mio, a me piace lo yogurt greco. Ma non c'era altro yogurt, posso spiegare...

Nessun commento:

Posta un commento

Un consiglio? Una critica? Lascia un commento!
I commenti non scadono, lascia un commento!