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venerdì 11 gennaio 2013

Il muscolo più difficile da allenare in palestra.

befana Insieme alle feste si è portata anche un bottone. Poi dice una cara vecchietta, la befana.

Tornavamo dalla trasferta di Natale e mi è saltato dai pantaloni. Quelli che prima delle vacanze erano larghi.

Archiviata l’umiliazione nel buio dell’abitacolo decido che è il momento di smetterla di mangiare come se non ci fosse un domani.

Perché il domani mi aspetta a gambe incrociate al tornello della palestra e gli devo raccontare che non ho più il fiato né la voglia per fare quello che riuscivo a fare.

E soprattutto non ho il muscolo del pudore allenato. Quello che ti fa saltare senza pensare alla cellulite che salta con te nello specchio a beneficio di tutti i presenti. Quello che ti fa sudare sperando che gli altri puzzino anche loro e spogliare mettendo a nudo pedicure non troppo aggiornate e cosce non troppo tornite.

Quello è il muscolo più duro da fare e il più veloce da perdere.

Essere sempre ben depilati aiuta. I capelli freschi di sciampo anche. Un bell’intimo è doveroso e un doppio ricambio fa bella figura. Aver diligentemente spalmato le callosità invernali di crema pure. In pratica se la tua vita non gravita intorno alla cura maniacale di un bene deperibile come la tua persona sei condannato a vergognarti come un ladro per almeno due settimane. Poi si attenua. Inizi a comprare creme e lozioni da spalmarti davanti a tutti per pubblicizzare la tua autostima finché all’ossessione di essere guardato malissimo si sostituisce la ragionevole preoccupazione per il budget che hai investito sui tuoi difetti.

Si può dire che mi sono tagliata i capelli per non vedermeli nello specchio della sala corsi appiccicati a un viso dieci anni più vecchio del mio. Già perché se non lo sapevate la fatica fisica –durante- invecchia. Se ti strappa di dosso quei chili che ti zavorrano, poi ti ringiovanisce la qualità della vita. E magari anche la silhouette. Ma live la fatica invecchia.

Comunque. Domattina mi peso, così mi rovino il weekend. Vi farò sapere.

venerdì 21 dicembre 2012

Natale, il più leggero possibile

 b302a248-da05-4246-b227-5711f4052291 Ho formulato una strategia per Natale, mangiare solo quando socialmente necessario
”Se mi limito a seguirla alla lettera ingrasso il minimo indispensabile e risparmio anche energie mentali”.
Mangiamo? Tu hai fame? Prendo i cornetti per domattina? A casa o fuori? Panino o seduti? Lo yomo al pistacchio ma uno solo o lo yogurt naturale di soia coi fiocchi di farro? Tentennamenti inutili, calorie facoltative.

martedì 18 dicembre 2012

L’importante è partire attrezzati.



Borsa capiente, ciabattine da doccia leggere e il telo in microfibra tecnica che pesa due etti da asciutto e due chili da bagnato. Se lasciato cadere sul pavimento del bagno turco i chili possono arrivare a quattro. 


Una quantità di intimo di ricambio che i cassetti non vedevano dai tempi dell’abbandono del pannolino, una tutina che sfina, i guantini da pugilato e poi se ti serve altro lo vedi via via.

Anche perché in tre settimane di frequenza mi hanno già rubato una spazzola pieghevole, cosmetici vari e una tuta. Sudata. (!?)